mercoledì 1 giugno 2011

Anteprima Bolgheri 28 maggio 2011


























ANTEPRIMA VINI DI BOLGHERI SABATO 28 MAGGIO 2011
di Davide Cecio e Davide Amadei

1. Davide Cecio

Ho amato molte cose nella mia vita, la curiosità mi ha spinto a cercare sempre senza mai fermarmi, devo dire però che il mondo del Vino mi affascina. C'è il rispetto del territorio, l'evocazione del gusto e del piacere, c'è un mondo ogni anno mai uguale e sempre pieno di sorprese. Mi sono avvicinato con grande umiltà all'ennesima esperienza degustativa col solito approccio "sentimentale" di chi si ritaglia del tempo per una coccola semplice e anonima, di quelle che solo la natura sa regalarti se ti predisponi in armonia con quanto questa sa offrirti. La compagnia è quella di Davide Amadei avvocato e docente per necessità ma che nel mondo del vino si esprime con quella libertà propria dei bambini, senza mancare di sogni ma con un approccio sempre rigoroso di chi ferma le proprie emozioni su un taccuino per poi sublimare i suoi assaggi come si fa per un'esperienza amorosa, da archiviare si ma per trasmetterla ai suoi allievi (Davide è anche Direttore di corso e Anima della Fisar di Livorno), così che la cultura del vino spinga tutti ad una ricerca del meglio e del buono. L’ospitalità, impeccabile, è quella di Paolo Valdastri, Direttore del Consorzio dei vini di Bolgheri, dall’eleganza innata e un sorriso che conforta, che ci riceve nel Teatrino di San Guido, insomma a casa del Marchese Incisa, roba da far tremare i polsi ad ogni appassionato. Decidiamo per l’assaggio dei Bolgheri Superiore 2008 rigorosamente alla Cieca così da non farsi condizionare dai blasonati nomi che sappiamo esserci. Avviniamo i bicchieri sotto gli occhi dei bravi sommelier Fisar, oggi a lavoro ma in altre circostanze amici e compagni di scorribande e… via. L’emozione che mi dà girare il vino nei bicchieri così da dargli respiro come se si accendessero al mio richiamo quelle “lacrime” che scendono mai amare di chi è li per regalarti emozioni non dispiaceri.
28 assaggi l’uno in fila all’altro in batterie da 6, un primo sorso rigorosamente “sputato”, giusto per abbandonarsi un attimo ad un assaggio d’insieme per poi ritornarvi in un’analisi più professionale e pragmatica come merita un’occasione come questa. I vini di Bolgheri, quasi tutti di taglio Bordolese, mi appaiono simili ma mai uguali, lontani dagli stereotipi di vini poco territoriali. In primo luogo ad esempio è il sole, spesso presente, che costringe ad una lotta con la componente alcolica del vino ma che insieme al terroir e alla geologia dei terreni regala vini di grande concentrazione ma anche di giusta acidità, che ti permettono per lo più di bere questi vini senza stancarti. Meglio, quasi sempre, se li immagini accompagnati ad una portata di buona carne, l’accostamento al Cinghiale è il più comune tra i luoghi comuni, ma anche in “astratto” questi vini mi appaiono godibili. Il sentore di macchia mediterranea,e una certa sapidità sempre presente mi riporta al vicino mare, come nel Campo al Fico dell’Azienda I Luoghi (Cabernet Sauvignon 80% Cabernet Franc 20%), un vino splendido e mai banale che consiglio a chi da questa annata cerca originalità ed eleganza dal finale lungo e “succoso”; o nella riuscita versione dell’Ornellaia 2008 (Cabernet Sauvignon 54%, Merlot 27%, Cabernet Franc 16% e Petit Verdot 3%) “Best Wine” per me con i suoi 95 punti su 100, con quei sentori al naso quasi iodati e una complessità in continuo divenire con note di frutti rossi, i più vari, cannella e fiori di garofano , con un tannino importante bilanciato da un acidità che allenta la potenza davvero importante di questo vino, penalizzato solo da un alcolica sul finale forse da stemperare. Mediamente i vini di Bolgheri vanno verso una presenza di legni più oculata, vini di grande materia come questi necessitano di affinamenti più o meno lunghi ma mai di abusi che in passato hanno cavalcato una tendenza di mercato a discapito di eleganza e personalità. Rimango colpito dalla “bocca” del Sor Ugo di Aia Vecchia (Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot e Cabernet Franc) di grande eleganza e materia, lunghissimo e suadente in una sintesi impietosa 93/100 e secondo in una mia ideale classifica. Bellissima prova dell’Azienda Grattamacco che mi rapisce con il suo Alberello di taglio Bordolese più tradizionale (Cabernet Sauvignon 70%, Cabernet Franc 25% e Petit Verdot 5%) e il Grattamacco (Cabernet Sauvignon 65%, Merlot 20% e Sangiovese 15%). dai sentori al naso complessi , dalla bella freschezza ed un equilibrio da manuale terzo e quarto per me con 90/100 e 89/100.
Subito ai piedi del podio per me l’altro bel prodotto dell’azienda I Luoghi Podere Ritorti (Cabernet Sauvignon 80%, Cabernet Franc, Merlot e Syrah 20%) anch’esso complesso con note speziate e minerali intrigante e di grande equilibrio sostanziale 88/100. Sassicaia (Cabernet Sauvignon 80%, Cabernet Franc, Merlot e Syrah 20%), lo dico me ne vergogno un po’, ha disatteso le mie aspettative. Vengo consolato da molti che anzi apprezzano il mio coraggio e suggeriscono una chiave interpretativa da molti condivisa e cioè che il Sassicaia abbisogni di più tempo per esprimersi compiutamente e che in questa fase spesso è contratto e nascosto. Si badi ha un tannino fine e dolce, elegante con belle note balsamiche di menta ma anche anice e un retrogusto di ciliegia. Ma tutto corto quasi in scala rispetto alle enormi potenzialità che può esprimere e che mi hanno visto entusiasta in più occasioni, 87/100 il mio giudizio. Poco sotto Arnione di Campo alla Sughera (Cabernet Sauvugnon 40%,Cabernet Franc 20%, Merlot 20% e Petit Verdot 20%) anch’esso contratto e mai pienamente espresso. Si avverte un potenziale enorme, il vino è ricco di materia ma al momento più largo che lungo. Frutti più neri che rossi, mora su tutti, con tabacco e spezie (un bel pepe) ancora però non pienamente armonizzati e con un alcol finale leggermente asciugante 86/100 (una piccola ma convinta nota sul Cru dell’Azienda il Campo alla Sughera IGT appunto con Petit Verdot 70% e Merlot 30%, meno elegante dell’annata che al debutto ha pienamente meritato l’eccellenza della Guida dell’Espresso, ma di grandissima materia ed equilibrio 90/100). Pari giudizio per Guado al Tasso il cui legno però a mio giudizio deve ancora integrarsi, grande varietà olfattiva ma quelle note tostate e quel finale leggermente amarognolo non mi hanno entusiasmato 86 -/100, e Guado de’ Gemoli 2008 – Chiappini (Cabernet Sauvignon 80% e Merlot 20%) meno equilibrato di altri e forse un tantino “pesante”, ma qui la materia è grande, un bel naso di prugna e liquirizia e un peperone che non disturba e che non sempre è penalizzante.
Degni di menzione Donna Olimpia con il suo Millepassi… in continua progressione, e Argentiera forse a gusto mio un po’ piacione con tutti i difetti di un’importante presenza di legni che rimandano l’assaggio…tra qualche anno. Se vi fosse corrispondenza tra il naso intrigante e una bocca deludente di Impronte ne berrei “a secchiate”.
Deludenti invece, e qui devo spenderci necessariamente due parole, a mio giudizio Podere Sapaio e Castello di Bolgheri. Sapaio (Cabernet Sauvignon 50%, Merlot 20%, Petit Verdot 20% e Cabernet Franc 10%) a me è sembrato un po’ banale con note di vaniglia e caffè che denotano una presenza eccessiva di legno confermato da un tannino fitto ma amaro e asciugante, a ciò si aggiunge un’alcolica importante… non so ma sono contento di averlo assaggiato alla cieca perché forse mi sarei peritato visto le straordinarie professionalità che ci sono dietro. Castello di Bolgheri (Cabernet Sauvignon 70%, Cabernet Franc 15% e Merlot 15%) invece era un vino che mi aveva impressionato e non poco nella versione 2007, ne ho ricordi straordinari e una cantina ben fornita. In questa versione mi è apparso assai meno complesso al naso e tutto corto come la coperta di Linus di cui conserva il calore e l’alcol finale… urge un riassaggio.
La mia giornata finisce coll’immancabile sigaro e in quel di Rosignano sulla terrazza del Ristorante Lo Scoglietto fronte mare e i Morcheeba con The Sea nella testa…”worries vanish within my dreams”. Alla prossima.

2. Davide Amadei

Di seguito ecco l’elenco dei Bolgheri Superiore assaggiati all’Anteprima dei Vini di Bolgheri al Teatrino di San guido il 28 maggio 2011, raggruppati in quattro categorie (eccellenti, ottimi, buoni, non convincenti); la categoria degli eccellenti presenta i vini in ordine di preferenza; nelle altre tre categorie l’ordine è quello cronologico di degustazione.
Si tratta della rigorosa trascrizione delle note di degustazione, effettuata alla cieca (note solo l’annata e la denominazione) dalle 10.00 alle 12.00.
Segnalo le conferme: come al solito, i vini di Bolgheri che a me personalmente più colpiscono sono quelli di Grattamacco, non solo il “tradizionale” Grattamacco Rosso ma anche il “nuovo” e più internazionale L’Alberello; non delude Ornellaia, uscito meglio rispetto all’assaggio alla cieca a MareDiVino il 15 maggio 2011; nei miei assaggi risulta sempre “premiato” il San Martino de La Cipriana; grandi vini i due de I Luoghi, originali, piacevoli ed equilibrati.
E le sorprese: senz’altro il Sorugo di Aiavecchia, davvero una bella riuscita; il Bolgherese di Di Vaira, migliore rispetto ad un precedente assaggio, sempre alla cieca, del 2007; il Guado de’ Gemoli di Chiappini, che rispetto al 2007 pare aver registrato l’uso del legno, più misurato e discreto.
E’ interessante notare che i primi quattro vini sono stati quelli che, sia pure in ordine diverso, sono più piaciuti anche all’amico e “compagno di banco” Davide Cecio: su 28 vini, aver premiato gli stessi quattro vini desta soddisfazione per la coerenza e la uniformità dei criteri di valutazione. Tra i vini assaggiati possono delinearsi alcuni elementi comuni: si sente sempre il calore ed il sole del territorio di Bolgheri, con vini sempre ricchi di alcol e concentrazione; nella grande maggioranza dei vini si registra un notevole equilibrio gustativo, in passato un po’ più raro a Bolgheri (cioè: non si cerca più solo morbidezza, frutto e concentrazione); c’è coerenza nei profili aromatici, con le note balsamiche e di frutta nera matura sempre ben presenti; l’uso del legno è raramente prevaricante, sia pure sempre percepibile con note di caffè, tostatura e balsamicità; rari sono anche i sentori vegetali, segno, forse, che le vigne cominciano a raggiungere l’adolescenza, se non la maturità.
Dagli assaggi, poi, è emersa confermata la natura dell’annata 2008: alcol, calore e concentrazione in abbondanza, tannino in molti casi forse un po’ ruvido e amaro, non perfettamente maturo, ma elevate acidità a creare equilibrio e bevibilità.

GLI ECCELLENTI
( 86, 93, 91 83, 77)

Grattamacco Rosso 2008 – Grattamacco Collemassari
Alla vista si presenta con un bel rosso rubino, non concentratissimo ma vivo ed intenso. L’olfatto è intenso, sfaccettato e preciso: inizialmente prevalgono note tostate, con evidente caffè, ma poi escono eleganti sentori di piccoli frutti rossi maturi, con un nettissimo piacevole anice. In bocca è molto elegante, con un’ottima sapidità ed un finale pulito e ben contrastato, piacevolissimo e quasi rinfrescante, sia pur non lunghissimo (Cabernet Sauvignon 65%, Merlot 20% e Sangiovese 15%).

Sorugo 2008 – Aiavecchia
Naso decisamente complesso che all’inizio ha frutta molto matura, poi si apre su note fresche e floreali, spezie, leggero sentore vegetale elegante, cacao. La bocca è molto ricca, il tannino è tanto e fine, per niente amaro, ha bellissima freschezza in un contesto di piacevole morbidezza e persistenza (Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot e Cabernet Franc).

L’Alberello 2008 – Grattamacco Collemassari
Molto elegante all’olfatto, con fiori, frutti rossi, note balsamiche fresche; in bocca l’ingresso è rotondo, ha grande equilibrio, il finale è lungo e piacevole, sapido ed invitante (Cabernet Sauvignon 70%, Cabernet Franc 25% e Petit Verdot 5%).

Ornellaia 2008 – Tenuta dell’Ornellaia
Gran bel naso, molto intenso, nettamente speziato e balsamico, ma anche salmastro, iodato. Al gusto ha tannino di elevata finezza, grande struttura e calore, notevole sapidità, finale lungo e contrastato (Cabernet Sauvignon 54%, Merlot 27%, Cabernet Franc 16% e Petit Verdot 3%).

San Martino 2008 – La Cipriana
Naso intenso ed elegante, originale, con erbe aromatiche mediterranee, eucalipto, successivamente frutta nera matura; in bocca ha attacco morbido, tannino fine, bel contrasto acido e sapido, notevole materia e persistenza (Cabernet Sauvignon, Petit Verdot ed altri).

GLI OTTIMI
(74, 78, 79, 81, 87, 96)

Millepassi 2008 – Donna Olimpia 1898
All’olfatto ha distinti aromi di ciliegia, marasca, leggera vaniglia, non complesso ma piacevole; successivamente esce un’interessante resina di pino. In bocca è piuttosto elegante, ha buona sapidità e freschezza, emergono leggeri sentori vegetali e, nel lungo e pulito finale, note tostate (Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Merlot).

Podere Ritorti 2008 – I Luoghi
Bel naso, con note minerali, talco, intriganti sentori di macchia mediterranea (mirto), oliva nera. Rimarchevole l’equilibrio gustativo, con tannino non tanto ma preciso e fine, finale pulitissimo (Cabernet Sauvignon 80%, Cabernet Franc, Merlot e Syrah 20%).

Bolgherese 2008 – Vincenzo Di Vaira
Colore concentrato, naso intenso su note di legno (spezie dolci, caffè) e balsamiche (mentolato), poi mora e ciliegia nera mature, quasi in confettura; bocca di bell’equilibrio tannini piuttosto fini, senza sensazioni amare, finale fresco nettamente fruttato, solo leggermente poco persistente (Cabenet Sauvignon 50% e Merlot 50%).

Campo al Fico 2008 – I Luoghi
Chiuso all’inizio, si apre con sentori balsamici e piacevole frutta rossa matura. In bocca colpisce per rotondità e freschezza, è ben aperto e complesso, con finale molto lungo fruttato e succoso (Cabernet Sauvignon 80% e Cabernet Franc 20%).

Guado de’ Gemoli 2008 – Chiappini
Note di bastoncino di liquirizia, frutti neri maturi, sentori terrosi e vegetali (peperone verde, leggero). Al gusto entra morbido, non cede per tutto l’assaggio, ha bella sapidità, forse manca un po’ di freschezza, nel finale ha alcol e calore, ma c’è grande materia (Cabernet Sauvignon 80% e Merlot 20%).

Tâm 2007 – Batzella
Naso elegante, sia pure non complesso, con piacevoli note di china e tamarindo. In bocca è rotondo e piuttosto ricco, ha bella sapidità, ottimo equilibrio, il finale è persistente e pulito (Cabernet Sauvignon 65% e Cabernet Franc 35%).

I BUONI
(82, 84, 88, 89, 90, 92, 94, 95, 98, 99, 100)

Rubino dei Greppi 2008 – Greppi Cupi Rosa Gasser
Colore impenetrabile, bel naso, intenso e complesso, elegante, con note balsamiche fresche, sentori minerali e marini; ricco in bocca, c’è materia, sapidità e tanto tannino, quest’ultimo leggermente ruvido con finale un po’ asciugante (Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese).

Argentiera 2008 – Tenuta Argentiera
Naso intenso, decisamente balsamico (da legno), sentori minerali; in bocca ha attacco rotondo, buon equilibrio e tannino di buona grana; il finale, lungo e abbastanza sapido, ha alcol da integrare e leggero amaro (Cabernet Sauvignon 55%, Merlot 40% e Cabernet Franc 5%).

Arnione 2008 – Campo alla Sughera
Naso con netto pepe e frutti rossi piacevoli, un po’ contratto, non complesso. Migliore in bocca, ma più largo che lungo, con alcol finale leggermente asciugante (Cabernet Sauvugnon 40%,Cabernet Franc 20%, Merlot 20% e Petit Verdot 20%).

Sassicaia 2008 – Tenuta San Guido
Olfatto un po’ semplice, molto contratto, con sentori terrosi e vegetali. Al gusto è decisamente migliore, ha finale con buon contrasto e tanto tannino piuttosto fine, ma pare corto (Cabernet Sauvignon 85% e Cabernet Franc 15%). N.B.: il Sassicaia conferma che, come lo scorso anno per il 2007, in questo periodo è decisamente contratto e chiuso; occorre attenderlo perché esprima le sue note e constati qualità.

Guado al Tasso 2008 – Tenuta Guado al Tasso Antinori
Naso “caldo”, con spezie dolci e prugna matura, tostato (caffè, leggera nocciola tostata). In bocca ha tannino giovanissimo, un po’ amaro ed astringente, buona freschezza, sapidità presente e notevole struttura (Cabernet Sauvignon 57%, Merlot 30%, Cabernet Franc 16% e Petit Verdot 3%).

Castello di Bolgheri 2008 – Castello di Bolgheri
Naso non complesso, balsamico e peposo. Bocca abbastanza semplice, c’è morbidezza e materia, ma il finale, non lunghissimo, è leggermente amaro e un po’ caldo (Cabernet Sauvignon 70%, Cabernet Franc 15% e Merlot 15%).

Sapaio 2008 – Podere Sapaio
Colore concentratissimo, al naso ha nette note di caffè e leggera vaniglia. In bocca il tannino, in gran quantità, è un po’ ruvido e asciugante, c’è tanta materia, ma manca contrasto ed il finale è caldo (Cabernet Sauvignon 50%, Merlot 20%, Petit Verdot 20% e Cabernet Franc 10%).

Riverbero 2007 – Campo al Noce
Naso intenso su spezie e sentori balsamici, note agrumate; bella bocca, buon equilibrio, tannini abbastanza fini, il finale, non lunghissimo, è fresco; lascia solo un po’ perplessi una leggerissima “puzzetta”, un sentore animale non piacevole (Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc).

Levia Gravia 2007 – Caccia al Piano 1868
All’olfatto ha note di frutta molto matura, spezie; bocca abbastanza piacevole, c’è bella freschezza ma l’alcol, da integrare, asciuga il finale un po’ amaro (Cabernet Sauvignon 65%, Merlot 25% e Syrah 10%).

Renzo 2006 – Tringali Casanuova
Note surmature, caramello e frutta rossa al naso. Bocca morbida con equilibrio e pulizia, non lungo né complesso, ma piacevole (Cabernet Sauvignon 80% e Merlot 20%).

Vignaré 2006 – Tenute Guicciardini Strozzi
Piacevoli frutti rossi in confettura al naso; al gusto è morbido all’attacco, ha buona freschezza ma tannini un po’ amari (Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot in parti uguali).

NON CONVINCENTI
(73, 75, 76, 80, 84, 97)

Impronte 2008 – Giorgio Meletti Cavallari
Colore rubino non particolarmente concentrato. Naso piacevole, abbastanza complesso, non originale, ma con belle note balsamiche, cacao, frutta nera. In bocca è semplice, ha buon contrasto ma poca corrispondenza gusto-olfattiva, manca di struttura e morbidezza, il finale non è lungo e rimane un po’ d’alcol (Cabernet Sauvignon 70% e Cabernet Franc 30%)

Alfeo 2008 – Ceralti
All’inizio è chiuso, poi escono note balsamiche ed alcol, prugna matura. In bocca è migliore che al naso, ma è poco complesso, semplice, con sufficiente equilibrio gustativo ma chiusura leggermente amara (Merlot 50%, Cabernet Sauvignon 40% e Cabernet Franc 10%).

Bolgheri Superiore 2008 - Ferrari Iris e Figli
All’inizio è chiuso, poi ha sentori di caffè, note minerali, canfora; ma il naso resta leggermente non integro, con una nota animale che ritorna anche in bocca. Al gusto è sufficientemente equilibrato, c’è freschezza e persistenza, con alcol finale da integrare.

Greppicaia 2008 – I Greppi
Decisamente condizionato dal legno nuovo, ha naso con netta vaniglia e bocca morbida, tannino di buona grana, ma legno da assorbire che sul finale genera sensazioni amare; certamente non manca struttura (Merlot 90%, Cabernet Franc 5% e Petit Vedot 5%).

Baia al Vento 2008 – Campo al Mare
Naso non fine, con netti sentori di oliva nera in salamoia, sentori animali, frutta cotta. Morbido in bocca, largo, leggero amaro nel finale, con alcol e tannini ruvidi (Merlot 90%,Cabernet Franc 5% e Petit Verdot 5%).

I Castagni 2007 – Michele Satta
Frutta molto matura al naso, leggera riduzione, sensazione di pasticceria, di panna-e-fragola. In bocca ha materia, ma tannino un po’ ruvido che segna il finale amaro (Cabernet Sauvignon 70%, Syrah 20% e Teroldego 10%).

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