sabato 30 gennaio 2010

Rouges de Loire

Cari Amici,
Questo è il mio primo "Post" con cui voglio condividere con voi un esperienza degustativa che è il mio modo di intendere l' approccio al Vino. "Condividere" è la parola che più vorrei sottolineare non perchè di per se non mi piaccia il vino, ma di certo berne, con coscienza e moderazione, insieme ad amici, rende un esperienza gustativa un momento a suo modo memorabile. Nei giorni scorsi ero a Parigi e ho pensato che poteva essere l'occasione per assaggiare qualcosa difficilmente reperibile in Italia. Dunque vini di zone a me sconosciuti, prodotti a basso costo anche per farmi un idea se tutto il vino francese sia buono e confutare la mia teoria, secondo cui, il prodotto italiano è mediamente più buono ma deficitario contro i vini francesi sull'altissimo livello . Decido dunque una volta arrivato di sbirciare la Revue du Vin de France che nel numero di questo mese proponeva proprio un vino interessante ma per me quasi sconosciuto. Il Chinon rosso della loira. Mi reco a pranzo da Legrand Pere et Fils sulla Rue de la Banque giusto dietro la borsa. Enoteca dove si può accompagnare ad una selezione di vini al bicchiere un piatto di Charcuterie (salumi) o Formaggi Francesi, quasi sempre eccezionali. Decido di bere Chinon Clos de la Dioterie (in copertina sulla rivista francese) il produttore Charles Joguet sarà quello che più mi ha persuaso nell'interpretazione del Cabernet Franc insieme al Domaine Baudry con il suo croix boissee. Lo Chinon si presenta estremamente complesso anche se l'annata (troppo recente 2006) si esprime con pienezza e una apertura di bocca densa e gradevole. Ricca di Frutti rossi e note Balsamiche che mi ricordano la Canfora poveri di Tannino ma estremamente equilibrato e ben fatto (un legno assolutamente non invasivo e ben utilizzato). Vigne vecchie talvolta di 50 anni che rilasciano una mineralità e una complessità davvero sorprendenti. La Pai è lunga (non lunghissima) ma di certo questo vino, anche per il costo dai 20 ai 30 euro a Bt., si fa apprezzare più di qualche St.Emilion proposto in ristoranti anche blasonati...continua

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